lunedì 19 maggio 2014

CONNESSIONI TRA FUMETTO STREET & POP ART

(le foto dell'incontro sono di Giampiero Filippelli)
Giovedì 15 maggio presso il Comune di Castelmella in provincia di Brescia, nell'ambito del Festival itinerante Tra le Nuvole, organizzato da MalEdizioni, ho tenuto il primo di due incontri al pubblico, incentrato sulle connessioni tra fumetto, street art e pop art. Sintetizzare in un'ora e mezza un percorso che si snoda dalle origini della società umana fino ai giorni nostri è impresa ardua, già più semplice enucleare degli esempi di artisti che coniughino nella loro esperienza il lavoro di autori di fumetti a quello di street e/o di pop artist. Sono così partito con alcune immagini delle pitture rupestri delle grotte di Lascaux, antenate e passo uno di tutto quanto in discussione e di molto altro ancora, per poi proseguire con alcuni esempi storicizzati di artisti quali Vaughn Bodé. Bodé, che con il suo stile unico e il suo Cheech Wizard ha indelebilmente segnato l'immaginario di centinaia di street artist fino ai giorni nostri, così come Keith Haring che attualizzò le pitture rupestri codificandole nella pop art, un newyorkese (ad honorem) con lo spirito di un primitivo. Tra i pop cartoonist italiani impossibile non citare il seminale Massimo Mattioli (ne sa qualcosa Matt Groening che con Grattachecca e Fichetto ha clonato il suo Squeak the Mouse) e a seguire alcuni esempi eccellenti di artisti internazionali quali Jeremyville, Gary Baseman, Jon Burgerman e Bunka, padre di Chaos Monkey (edito da Vraoum) e toycreator come lo stesso Burgerman.
Parte della mia digressione è stata dedicata a MP5 (Maria Pia Cinque), al romanzo grafico realizzato con Valerio Bindi Acquastorta (Meridiano Zero) e al suo lavoro che si dipana tra Italia e resto del mondo, alle sinergie con il duo di street artist To/Let e un occhio di riguardo al suo progetto tempus fugit
Come ho sottolineato parlando di Haring, le sue performance culminavano talvolta nell'arresto da parte delle forze dell'ordine: ma il problema del comprendere che la street art non è imbrattamento degli spazi cittadini, ma valutazione o rivalutazione degli stessi è purtroppo ancor oggi di triste attualità, si pensi alla denuncia da parte della polizia municipale di Bologna nel 2013 ricevuta da Alicé (Alice Pasquini) QUI l'articolo o alla recente deturpazione dell'opera di Diavù al Cinema Impero a Roma, QUI il post sul suo blog.
Diavù, al secolo David Vecchiato ha creato e si è fatto promotore dell'esperienza M.U.Ro (Museo Urbano Roma), progetto di rivalutazione urbana del quartiere Quadraro della capitale, che ha coinvolto finora nell'arco di due anni e quasi mezzo artisti (quasi tutti pop surrealist) da tutto il mondo: Gary BasemanRon EnglishBeau StantonJim Avignon, Nicola Alessandrini, Alice PasquiniCamilla FalsiniGio PistoneMr.ThomsZelda BombaMalo Farfan e Alessandro Sardella. M.U.Ro è partito con la rivalutazione del Giardino dei Ciliegi nel dicembre del 2011 a opera dello stesso Diavù in collaborazione con me, Massimo GiaconMarco About Bevivino e Irene Rinaldi. QUI per il dettaglio. Parlando del progetto, l'ho posto in collegamento con il lavoro di otto lunghi anni svolto sulle pagine de La Repubblica XL dove pop e fumetto hanno convissuto costantemente per mano mia, di David, Ale Giorgini, Massimo Giacon, Squaz, Maicol&Mirco, Tuono Pettinato, Pino Creanza, Alepop, Alessandro Baronciani, Ratigher e Dottor Pira.
Sempre discorrendo, ho concluso con una carrellata sulla produzione mia, di Diavù, Massimo Giacon e Ale Giorgini e la nascita del supergruppo di pop e design QU4TTRO composto dagli stessi sopracitati.
Il prossimo appuntamento sarà invece dedicato al Graphic Journalism: l'incontro si terrà a Palazzolo sull'Oglio (BS) mercoledì 4 luglio alle ore 21.00 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica Lanfranchi.
Stay tuned.

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