Sabato 21. E' sera: dopo una breve puntata per cogliere gli ultimi pezzi dell'adrenalinico concerto degli Hormonauts allo PsicoStage, io e Maicol&Mirco facciamo rotta verso il MainStage per il concerto di Vinicio. Alla nostra destra il tendone della 24HIC (indetta come sempre dallo Spazio Bianco): l'evento è partito puntuale alle 20.00. Noi no. Perché nel frattempo, all'interno, Giacon sta dando alla luce la sua serie di 24 vigne, a cui Maicol in un lampo ha già affiancato le sue. Manchiamo solo io e Diavù. Di sette Iukkers passati per il Festival siamo noi i superstiti: Baronciani s'è dato alla mattina, mentre Ratigher è partito venerdì per tornare a Bologna, al lavoro. El Tofo giovedì dopo un gran concerto dei Tre Allegri è subito ripartito per Padova, diretto allo Sherwood Festival.
A un certo punto sbuca fuori dalla 24 Ausonia e sto per chiamarlo, credo venga anche lui al concerto, ma in realtà si aggira tra la folla cogliendo scatti col cellulare, gli servono frames per la storia che sta realizzando. Immortala l'omino della manutenzione a bordo del suo furgoncino bianco e rientra. La scena è un po' surreale: l'omino è tutto felice, mentre Aus alza il braccio come la statua della libertà e scatta per una maggiore prospettiva.
La storia che salterà fuori dalla testa tramite il cell e il mac di Aus è una figata di fotoromanzo fiction con protagonisti tutti i desperados della 24. Clickate qui per leggere. Senza saperlo, Francesco ha fissato in un frame anche Lorenza, la nostra amica e fotografa di XL. Sta lì su nelle immagini, indicata dalla freccia rossa nella vigna che ho rubato ad Aus. E' l'unica, imprevista foto di Lore di tutto il Fest.
Sono circa le 2.00 e sotto il tendone ci sono due tavoli e un esercito di disegnatori, quasi una cinquantina: ritrovo vecchi amici e nomi noti ma mai incontrati prima. Al tavolo dei professionisti, oltre ad Ausonia ci sono Akab e Alberto (gli shockers fondatori al completo, tanto che non li vedevo insieme in un colpo solo), il diabolico dott. Semerano, lo IUK team (io, Giacon, Diavù e Maicol&Mirco), Burchielli, Matteo, Gianluca e Mastro Pagliaro (che mi dicono c'è ma non ho visto) e come international guest Sasha. Andrea si aggira come lo spirito dei natali futuri, gli occhi spiritati e attenti. Salz occhieggia dai tavoli.
Quando entriamo è appena finito il concerto di Vinicio.
Poco dopo sono tornate Consuelo e Marta.
Il disegno di Mostro sulla schiena di Consuelo pare essere stato risucchiato in un vortex, le fauci della mia creatura sono scomparse, fuse in un unico impasto bluastro da cui affiorano un occhio e poco altro. L'effetto è comunque curioso, la schiena comunque molto bella. Consuelo mi racconta che domenica passerà per Roma per poi tornare a casa, a Lecce, dove traslocherà entro fine mese. Ora la immagino immezzo agli scatoloni, intenta nella scelta di cosa tenere e cosa buttare.
Sono le 4.15 del mattino, e accanto a noi dai tavoli giunge ormai solo un brusio sommesso, le energie si concentrano per superare il primo sbarramento della notte. E' tutto finito, mormora Consuelo osservando lo spazio deserto del MainStage, e qualcosa, sottile, mi si incrina dentro.
Poco dopo lo IUK team molla gli ormeggi e va a dormire: in 4 le cose filano decisamente più rapide, anche se il giochino di creare una trama concatenando i disegni fatti a turno non è così semplice. In attesa che vengano pubblicati sul blog dello Spazio Bianco, i risultati li potete vedere qui, tanto quanto i report di XL del Wave.
Il giorno dopo quando torniamo alla 24 per finire il nostro fumetto collettivo, la scena è molto spopolata, i tavoli campi di battaglia disseminati di lattine, bottigliette d'acqua semivuote, piatti di plastica, avanzi di cibo, rapidi, pennelli, matite, boccette di china, gomme, righelli, portatili. Sono poco meno le 15.00 e il caldo sta per salire. Consuelo e Marta non ci sono, immagino siano partite in anticipo. Baci, a presto.
Mi dò di brutto per finire la mia parte di lavoro, incitato da Maicol (Mirco è ripartito, lui e la sua costoletta incrinata) e Giacon, che commentano di volta in volta non appena le tavole vengono completate: il giorno prima avevo messo a segno tre vigne, ne mancano 21. Metto il turbo, la concentrazione sale progressivamente, raggiungo lo status ottimale e velocità di crociera ideali a pagina 8. Dall'altra parte del tavolo Semerano sgrana gli occhi davanti allo schermo del suo portatile, mentre traccia segni frenetici sulla tavoletta grafica. Akab ci dà di caffè sulle tavole, creando chiaroscuri, da qualche parte in fondo sento Burchielli che prima sclera e poi conclude. Gianluca ha già finito, e mi regala un tribute a Mostro & Morto (il primo mai ricevuto, grazie!). Loro la 24 se la sono fatta tutta, altroché. Sasha a una sedia (vuota) di distanza non dice una parola da ore e continua imperterrito la sua opera, si è concesso un po' di sonno in albergo, alla fine chiuderà la storia con l'ultimo manipolo di resistenti.
Oltre a Lorenza e al cell di Aus, Salvatore Settimo ci sta intorno e scatta a tutti, qui sopra ci sono anche delle sue foto. Giuseppe dello Spazio Bianco nel frattempo saluta tutti e va a casa, mi dice una cosa allucinante tipo che è in piedi da 40 ore. Dolore.
Ancora qualche attimo e finisco anch'io, Diavvo sta macinando al mio fianco, è comparso da poco, intrappolato com'era a recuperare Serena e le medicine per l'insolatissimo Maicol e il senzavoce Akab e finirà le ultime cose a casa (dicesi variante Eastman). Sono circa le 20.30 del giorno dopo, Alberto Casiraghi e Ettore Gabrielli dichiarano conclusa la 24 e tutti più o meno stremati abbandonano la location.
Farewell & stay tuned.
A un certo punto sbuca fuori dalla 24 Ausonia e sto per chiamarlo, credo venga anche lui al concerto, ma in realtà si aggira tra la folla cogliendo scatti col cellulare, gli servono frames per la storia che sta realizzando. Immortala l'omino della manutenzione a bordo del suo furgoncino bianco e rientra. La scena è un po' surreale: l'omino è tutto felice, mentre Aus alza il braccio come la statua della libertà e scatta per una maggiore prospettiva.
La storia che salterà fuori dalla testa tramite il cell e il mac di Aus è una figata di fotoromanzo fiction con protagonisti tutti i desperados della 24. Clickate qui per leggere. Senza saperlo, Francesco ha fissato in un frame anche Lorenza, la nostra amica e fotografa di XL. Sta lì su nelle immagini, indicata dalla freccia rossa nella vigna che ho rubato ad Aus. E' l'unica, imprevista foto di Lore di tutto il Fest.
Sono circa le 2.00 e sotto il tendone ci sono due tavoli e un esercito di disegnatori, quasi una cinquantina: ritrovo vecchi amici e nomi noti ma mai incontrati prima. Al tavolo dei professionisti, oltre ad Ausonia ci sono Akab e Alberto (gli shockers fondatori al completo, tanto che non li vedevo insieme in un colpo solo), il diabolico dott. Semerano, lo IUK team (io, Giacon, Diavù e Maicol&Mirco), Burchielli, Matteo, Gianluca e Mastro Pagliaro (che mi dicono c'è ma non ho visto) e come international guest Sasha. Andrea si aggira come lo spirito dei natali futuri, gli occhi spiritati e attenti. Salz occhieggia dai tavoli.
Quando entriamo è appena finito il concerto di Vinicio.
Poco dopo sono tornate Consuelo e Marta.
Il disegno di Mostro sulla schiena di Consuelo pare essere stato risucchiato in un vortex, le fauci della mia creatura sono scomparse, fuse in un unico impasto bluastro da cui affiorano un occhio e poco altro. L'effetto è comunque curioso, la schiena comunque molto bella. Consuelo mi racconta che domenica passerà per Roma per poi tornare a casa, a Lecce, dove traslocherà entro fine mese. Ora la immagino immezzo agli scatoloni, intenta nella scelta di cosa tenere e cosa buttare.
Sono le 4.15 del mattino, e accanto a noi dai tavoli giunge ormai solo un brusio sommesso, le energie si concentrano per superare il primo sbarramento della notte. E' tutto finito, mormora Consuelo osservando lo spazio deserto del MainStage, e qualcosa, sottile, mi si incrina dentro.
Poco dopo lo IUK team molla gli ormeggi e va a dormire: in 4 le cose filano decisamente più rapide, anche se il giochino di creare una trama concatenando i disegni fatti a turno non è così semplice. In attesa che vengano pubblicati sul blog dello Spazio Bianco, i risultati li potete vedere qui, tanto quanto i report di XL del Wave.
Il giorno dopo quando torniamo alla 24 per finire il nostro fumetto collettivo, la scena è molto spopolata, i tavoli campi di battaglia disseminati di lattine, bottigliette d'acqua semivuote, piatti di plastica, avanzi di cibo, rapidi, pennelli, matite, boccette di china, gomme, righelli, portatili. Sono poco meno le 15.00 e il caldo sta per salire. Consuelo e Marta non ci sono, immagino siano partite in anticipo. Baci, a presto.
Mi dò di brutto per finire la mia parte di lavoro, incitato da Maicol (Mirco è ripartito, lui e la sua costoletta incrinata) e Giacon, che commentano di volta in volta non appena le tavole vengono completate: il giorno prima avevo messo a segno tre vigne, ne mancano 21. Metto il turbo, la concentrazione sale progressivamente, raggiungo lo status ottimale e velocità di crociera ideali a pagina 8. Dall'altra parte del tavolo Semerano sgrana gli occhi davanti allo schermo del suo portatile, mentre traccia segni frenetici sulla tavoletta grafica. Akab ci dà di caffè sulle tavole, creando chiaroscuri, da qualche parte in fondo sento Burchielli che prima sclera e poi conclude. Gianluca ha già finito, e mi regala un tribute a Mostro & Morto (il primo mai ricevuto, grazie!). Loro la 24 se la sono fatta tutta, altroché. Sasha a una sedia (vuota) di distanza non dice una parola da ore e continua imperterrito la sua opera, si è concesso un po' di sonno in albergo, alla fine chiuderà la storia con l'ultimo manipolo di resistenti.
Oltre a Lorenza e al cell di Aus, Salvatore Settimo ci sta intorno e scatta a tutti, qui sopra ci sono anche delle sue foto. Giuseppe dello Spazio Bianco nel frattempo saluta tutti e va a casa, mi dice una cosa allucinante tipo che è in piedi da 40 ore. Dolore.
Ancora qualche attimo e finisco anch'io, Diavvo sta macinando al mio fianco, è comparso da poco, intrappolato com'era a recuperare Serena e le medicine per l'insolatissimo Maicol e il senzavoce Akab e finirà le ultime cose a casa (dicesi variante Eastman). Sono circa le 20.30 del giorno dopo, Alberto Casiraghi e Ettore Gabrielli dichiarano conclusa la 24 e tutti più o meno stremati abbandonano la location.
Farewell & stay tuned.