lunedì 25 febbraio 2008

BARREIRO-PANCEVO-ANGOULEME-BOLOGNA

Passato già un mese. Al ritorno un vortice di lavoro senza sosta mi ha trascinato con sé, lunghe notti insonni isolato dal mondo. Tonnellate di musica consumata nel frattempo, la televisione ancora fulminata da prima di Lucca. Il brusio del pc è la bottom line che pompa di sottofondo. Già un mese che un aereo mi ha riportato in Italia. L'ultima tranche del tour pianificato si è conclusa, e ancora una volta mi sento solo un piccolo alieno, un mostro che persa la tazzina a reazione su cui svolazzava è andato a sbattere su questa terra fatta così alla cazzo che chiamiamo casa. Elezioni in Italia, elezioni in Serbia. In Francia incazzati per il sociale, in Italia anestetizzati, sempre e comunque. Tempo di report.

FantomFest (14.19-01-2008): i primi giorni in Serbia non sono facili, sono combattuto tra il partire e il restare. Mi piace, non mi piace. C'è qualcosa nell'aria (di sicuro in quella di Pancevo, inquinata come poche): poi improvvisamente, scattano tutti i relais e mi rilasso, mi sento a mio agio. Grazie alla presenza di Vlada e alla Confraternita dei Disegnatori Malvagi (Sasa, Gordana, Vlada, Sinboy, Matei, Maja, Cecilja, Jovana, Pakito, Ludo, Franco, Wostok, Gorand, Septic, Igor, Vuk, Sasa Opacic, Radovan, Lisa, Marko.) La Serbia è una flatland: niente montagne nel raggio di miglia, anche se laggiù in fondo oltre l'orizzonte, ce ne sono, con tanto di rinomate stazioni sciistiche: me lo garantisce Miller, il mio unico e serbo compagno di viaggio al ritorno su un treno totalmente deserto (come all'andata d'altro canto). Case che affiorano dal suolo come curiose creature dal design a mezzo tra socialismo reale e nuovo che avanza. Baraccopoli nella periferia di Belgrado. A Pancevo nel frattempo sperimento la vita di comune con l'orda balcanica, e il senso di famiglia è forte. La Casa della Cultura di Pancevo ci mette a disposizione una bella casetta poco distante dalla sua sede, dove al piano terra si trova la galleria "Elektrika", sede del workshop di serigrafia tenuto da Pakito Bolino e Ludo Levassieur de Le Dernier Cri. Mentre al piano di sopra c'è la zona notte e la cucina. Dopo aver invano cercato di cucinare la pasta serba reperita in dispensa e trarne qualcosa che non assomigliasse a colla per manifesti, io e Franco Sacchetti (gli unici due italioti presenti al Fest) ci avventuriamo con Vlada per un tour approfondito di Pancevo. Il top è la vecchia fabbrica della birra tedesca, abbandonata, diroccata, pericolante e set ideale del videoclip di chiunque abbia un minimo di fantasia macabra e oscura il giusto. Dopo qualche giorno e molteplici sforzi di Vlada e Pakito per recuperare tutto il materiale per il workshop di serigrafia, dalla pistola ad aria compressa ed acqua fino ai tavoli luminosi, il clima si fa caldo e tutti partiamo a disegnare le nostre illu per il book del fest: ciò che ne è uscito lo potete richiedere a Vlada Palibkr, sempre che ne sia rimasta qualche copia. Balkan Twilight, la pubblicazione ufficiale del Fest ha invece avuto il 17 gennaio la sua mostra alla galleria SKC in centro a Belgrado, un tempo sede della polizia segreta e in seguito donata da Tito agli studenti della capitale. La sera Belgrado è bella e lineare, stracolma di supporters dei vari candidati per le neoelezioni, molti dei quali leggerissimamente conservatori: uno si è portato addirittura un pope con cui arringare e benedire la folla, i toni hanno un bouquet vagamente hitleriano. Giurassico, come la meraviglia di mostra sui dinosauri che mi sono appena gustato in una viuzza attigua alla piazza centrale. Momento clou della giornata pre-mostra, la visita al museo Tesla [Citazioni d'obbligo: Tesla Girls degli OMD e la grande interpretazione di David Bowie in The Prestige]. Il 19 mi impacchetto sul treno di ritorno per le patrie galere, pronto a un cambio veloce di indumenti e valigia, dato che in 3 giorni 3 devo ripartire per...

Angouleme (24.27-01-2008): quest'anno ad Angouleme (non ci) è mancata la consueta nevicata, non c'è stato il consueto freddo e il sole non ha tardato a mostrarsi. Il festival è tornato in città dopo l'anno scorso, contestatissimo, in esterni. Presidente onorario e insignito il grande José Muñoz. Tornare ad Angouleme è sempre gradevole, specie perché significa essere ospitati da Annick, stavolta in compagnia di Sergio, Omar e Francesco Biagini, di cui ho potuto ammirare le splendide tavole e illustrazioni, oltre che il suo primo libro edito da Soleil, Terra Inferno tomo I, su testi di Cristiano Fighera. Di passaggio per Parigi all'andata sono ospite di Manu Fior, Ale Tota e Folker, al ritorno, di Camilla e Christian. Ma Angouleme? Nella media, a parte le mostre dedicate al maestro Bottaro e al fumetto argentino, un traffico di incontri internazionali per diritti, abboccamenti con questo e l'altro editore, etc... il consueto tran tran insomma, rotto da limoncello e babà della festa di celebrazione dei 10 anni del Comicon, all'interno dell'Hotel de Ville. Nota per la cronaca, i francesi NON reggono il limoncello...
Al ritorno, in una Parigi preda della pioggia mi rifugio nella biblioteca del Centre Pompidou per provare ad andare avanti con un po' di lavoro da smaltire. Sento già l'Italia che mi pesa addosso. Sempre sotto la pioggia finisco nella bella libreria La comete de Carthage gestita da Valéry Ponzone, in Rue Sauton 4, dove mi sono ritrovato in un'improvvisata session di dedicaces di Regno di Silenzio, che ad Angouleme è stato ospite dello stand della ChiliComCarne dove ho ritrovato Marcos Farrajota in compagnia di Pepe del Rey, Jorge Coelho e Rui Lacas.

Ilustrarte (08.10-12-2007): chiudo gli occhi, respiro piano. Il battito da regolare si fa affannoso. Scarto rapido indietro nel tempo, a dicembre, in Portogallo. Ilustrarte a Barreiro, una città al di là del Tejo, davanti a Lisboa dove sono ospite di Elsa, Ines e Antonio.
I primi due giorni li trascorro in compagnia di Sonia (futura libraia) & Luis (entrambi dalla provincia di Barcellona) e Fernando (docente di storia del cinema) & Estrella con la loro bimba Nadia (tutti da Salamanca). Sonia legge ossario da un po'. Wow. L'ultimo giorno di festival invece sono in giro con la mia amica Joana Rosa Bragança.
I padroni di casa Ru Godinho & Eduardo Filipe e Sofia Matos fanno tutti gli onori di rito, belle le iniziative e gli incontri coi più piccoli, soprattutto lo spettacolo di Margarida Botelho, attivissima illustratrice di Lisboa, autrice del volume A Casa da Árvore. Lo spazio dell'Auditorio Municipal Augusto Cabrita non è immenso, ma conferisce alla manifestazione un qualcosa di intimo e prezioso che la rende memorabile, le opere esposte sono tutte interessanti e di valore, anche se il mio favore va sopra tutti all'opera di Gémeo Luís, autore ed editore delle interessanti Edizioni Eterogemeas.
QUI un breve filmato dell'evento.
Un po' deludente invece la mostra mercato ospitata al piano superiore, non tanto per il materiale in esposizione e vendita, tutto di buona qualità (a parte un paio di orridi picchiate verso il basso per quanto riguarda certa editoria scolastica e didattica, brr), ma per la quasi totale assenza di art director o redattori con cui dialogare. Quasi tutti sono rappresentanti commerciali delle case editrici o standisti. Pare che in Portogallo non si usi il contatto diretto alle fiere, meglio spedire. Unici presenti in tutto e per tutto la OQO Editora, dove acquisto per Ines il bel volume Corre Corre Cabacinha di Eva Mejuto e André Letria.
Back to the future, scarto netto. Italia. Ora.

Dal 5 al 9 marzo il festival di BILBOLBUL riapre i battenti: quest'anno la mostra è dedicata a DeLuca, il catalogo come sempre a cura di Hamelin ed edito da Black Velvet. Quanto a me, mi troverete alle dedicaces di Regno di Silenzio e Smilodonte nello spazio allestito in Sala Borsa sabato 8 dalle 11.00 in compagnia di Paolo Parisi e Giacomo Nanni e domenica 9 sempre alle 11.00 con Francesco Guerrini e Luca Salvagno nello spazio dedicaces per i bimbi. Qui il calendario completo delle dedicaces della manifestazione. Sabato 29 invece incontrerò il pubblico presso il Centro Nova (a Villanova di Castenaso) dove parlerò di Smilodonte, Il mostro nella tazzina e La macchia e terrò un piccolo workshop con buffet in bianco e nero organizzato da Hamelin.
Stay tuned.