Ricordi di un mondo passato.
Un broker di Wall Street in rovina fruga nervoso tra i libri nello scaffale in basso, accanto a me, nella sede di Barnes & Nobles nel World Trade Center. Ha i capelli lunghi impastati di sporco e puzza terribilmente, ma il gessato lercio e consunto è un Armani, le scarpe nere e laccate. La sua dignità è tradita solo dallo sguardo assente. Al suo fianco un sacco nero della spazzatura contiene quello che le assicurazioni non sono riuscite a strappargli. Sfoglio lo sketchbook de
Il Mistero di Sleepy Hollow di Burton. Di lì a poco comprerò l'edizione tascabile del romanzo di Washington Irwing per Omar. Il caffè Costa. Il vento impetuoso che spazza la piazza tra le due torri. I libri inediti in Italia di Gifford e Auster nello
Strand Bookstore giù dal WTC. Come due montagne gemelle, i monoliti di vetro e acciaio mi osservano mentre esco felice da Strand accarezzando la mia copia di
Hand to Mouth.
Gli occhi incollati allo schermo 14 pollici a casa dei miei genitori a Verona quando il secondo aereo entra nel gigante gemello ancora sano, mentre al telefono Boris, da Milano, commenta: è la fine del mondo.
Giusto la fine di un capitolo del mondo, sei anni fa.
Settembre.